MITI E LEGGENDE DI MESSINA
Tra l’Abisso, l’Eroe e l’Abbraccio dei Giganti.
Vivi il Mito dello Stretto
Colapesce: L’Eroe che Sacrificò Tutto per la Sua Terra
Se amate le storie di eroismo e sacrificio estremo, preparatevi a innamorarvi di Colapesce, l’uomo-pesce che scelse l’oblio per salvare la Sicilia.
Nicola, giovane messinese, era l’unico a poter nuotare negli abissi insondabili dello Stretto. Un giorno, il re lo sfidò a esplorare il fondo del mare. Così, mentre affrontava la sfida si accorse che la Sicilia poggiava su tre colonne, e una, proprio quella sotto Messina, era pericolosamente incrinata.
Colapesce ,per impedire che l’isola sprofondasse nel Tirreno, prese una decisione che cambiò la vita sua e di tutti i messinesi: si sostituì alla fragile colonna e da quel giorno, vive negli abissi, sostenendo la sua amata terra.
Ricordate: Quando visitate Messina, sappiate che camminate sulla spalla di un eroe. Si narra che a volte, quando Colapesce cambia la spalla per riposarsi, la terra tremi leggermente.

Scegliere Messina è scegliere una terra che è sostenuta dall’amore assoluto di uno dei suoi figli.
Colapesce: L’Eroe che Sacrificò Tutto per la Sua Terra

Se amate le storie di eroismo e sacrificio estremo, preparatevi a innamorarvi di Colapesce, l’uomo-pesce che scelse l’oblio per salvare la Sicilia.
Nicola, giovane messinese, era l’unico a poter nuotare negli abissi insondabili dello Stretto. Un giorno, il re lo sfidò a esplorare il fondo del mare. Così, mentre affrontava la sfida si accorse che la Sicilia poggiava su tre colonne, e una, proprio quella sotto Messina, era pericolosamente incrinata.
Colapesce ,per impedire che l’isola sprofondasse nel Tirreno, prese una decisione che cambiò la vita sua e di tutti i messinesi: si sostituì alla fragile colonna e da quel giorno, vive negli abissi, sostenendo la sua amata terra.
Ricordate: Quando visitate Messina, sappiate che camminate sulla spalla di un eroe. Si narra che a volte, quando Colapesce cambia la spalla per riposarsi, la terra tremi leggermente.
Scegliere Messina è scegliere una terra che è sostenuta dall’amore assoluto di uno dei suoi figli.
Tra l’Incubo di Scilla e l’Abbraccio di Cariddi.
Nel Cuore del “Mare di Ulisse”
Immaginate di navigare esattamente dove l’eroe greco, l’astuto Ulisse, affrontò la prova più disumana del suo lungo ritorno a casa. Non state solo attraversando un braccio di mare, state ripercorrendo la rotta stabilita da Omero tremila anni fa.
Le acque tumultuose costrinsero il condottiero a prendere una decisione impossibile. La maga Circe gli aveva lasciato un avvertimento agghiacciante: tentare di passare al centro significava finire nello scontro tra i due mostri, perdendo l’intera nave. Ulisse scelse uno dei due, sacrificando alcuni uomini per salvare l’intera spedizione.
Sulla sponda calabrese, le rocce frastagliate nascondono il ricordo di Scilla, l’essere dalle sei teste fameliche che, con un grido terrificante, afferrò e divorò sei dei compagni di Ulisse.
Sulla sponda messinese, le correnti potenti creano ancora i vortici che ricordano Cariddi, il mostro capace di inghiottire e risputare l’acqua del mare. Odisseo stesso finì per essere risucchiato dal suo mulinello dopo aver perso la nave, sopravvivendo solo aggrappato a un albero.

Venite a solcare il Mare di Ulisse e scoprite voi stessi perché questo Stretto è un’epopea marittima che non ha eguali.
Tra l’Incubo di Scilla e l’Abbraccio di Cariddi.
Nel Cuore del “Mare di Ulisse”

Immaginate di navigare esattamente dove l’eroe greco, l’astuto Ulisse, affrontò la prova più disumana del suo lungo ritorno a casa. Non state solo attraversando un braccio di mare, state ripercorrendo la rotta stabilita da Omero tremila anni fa.
Le acque tumultuose costrinsero il condottiero a prendere una decisione impossibile. La maga Circe gli aveva lasciato un avvertimento agghiacciante: tentare di passare al centro significava finire nello scontro tra i due mostri, perdendo l’intera nave. Ulisse scelse uno dei due, sacrificando alcuni uomini per salvare l’intera spedizione.
Sulla sponda calabrese, le rocce frastagliate nascondono il ricordo di Scilla, l’essere dalle sei teste fameliche che, con un grido terrificante, afferrò e divorò sei dei compagni di Ulisse.
Sulla sponda messinese, le correnti potenti creano ancora i vortici che ricordano Cariddi, il mostro capace di inghiottire e risputare l’acqua del mare. Odisseo stesso finì per essere risucchiato dal suo mulinello dopo aver perso la nave, sopravvivendo solo aggrappato a un albero.
Venite a solcare il Mare di Ulisse e scoprite voi stessi perché questo Stretto è un’epopea marittima che non ha eguali.
Mata e Grifone: un Amore impossibile che diede vita a Messina
Preparatevi a un racconto che sussurra di notti stellate e di destini incrociati, di sguardi rubati e di un amore così potente da modellare il volto di una città. A Messina, la leggenda di Mata e Grifone non è solo storia, è la melodia eterna di un’anima che incontra la sua altra metà.
Immaginate il bagliore delle lune siciliane sulle acque danzanti dello Stretto, e l’arrivo di Grifone, un guerriero saraceno dalla pelle scura come la notte e dal cuore ardente come il sole d’Oriente. I suoi occhi, specchio di terre lontane, si posarono su Mata, la fiera e bellissima nobile messinese, e in quell’istante, un filo invisibile e potente si annodò tra i loro destini.
Lei, custode di antiche tradizioni e della fede dei suoi padri. Lui, portatore di un mondo nuovo e di un amore che non conosceva catene. Un amore proibito, osteggiato dalle genti, da culture e credenze che sembravano invalicabili montagne. Ma come i venti dello Stretto accarezzano ogni riva, così la passione che li univa era destinata a superare ogni tempesta.
Fu un corteggiamento intessuto di sguardi rubati sotto i mandorli in fiore, di promesse sussurrate al respiro del mare, di un’attesa straziante e di una speranza inestinguibile. Grifone, mosso da un amore puro e totalizzante, scelse di rinunciare al suo mondo per abbracciare quello di Mata, convertendosi alla sua fede, non per obbligo, ma per il desiderio profondo di essere tutt’uno con lei.
E così, finalmente, in una celebrazione che unì due mondi, Mata e Grifone furono legati per sempre. Dalla loro unione, non nacque solo una stirpe, ma il cuore pulsante di Messina, una città che da quel giorno porta nel suo spirito la capacità di accogliere, di fondere e di celebrare l’amore oltre ogni frontiera.

Lasciatevi ispirare da questa storia senza tempo. Passeggiate sulle stesse colline dove forse i loro sguardi si sono incontrati, sentite il vento che ha sussurrato le loro promesse.
Mata e Grifone: un Amore impossibile che diede vita a Messina

Preparatevi a un racconto che sussurra di notti stellate e di destini incrociati, di sguardi rubati e di un amore così potente da modellare il volto di una città. A Messina, la leggenda di Mata e Grifone non è solo storia, è la melodia eterna di un’anima che incontra la sua altra metà.
Immaginate il bagliore delle lune siciliane sulle acque danzanti dello Stretto, e l’arrivo di Grifone, un guerriero saraceno dalla pelle scura come la notte e dal cuore ardente come il sole d’Oriente. I suoi occhi, specchio di terre lontane, si posarono su Mata, la fiera e bellissima nobile messinese, e in quell’istante, un filo invisibile e potente si annodò tra i loro destini.
Lei, custode di antiche tradizioni e della fede dei suoi padri. Lui, portatore di un mondo nuovo e di un amore che non conosceva catene. Un amore proibito, osteggiato dalle genti, da culture e credenze che sembravano invalicabili montagne. Ma come i venti dello Stretto accarezzano ogni riva, così la passione che li univa era destinata a superare ogni tempesta.
Fu un corteggiamento intessuto di sguardi rubati sotto i mandorli in fiore, di promesse sussurrate al respiro del mare, di un’attesa straziante e di una speranza inestinguibile. Grifone, mosso da un amore puro e totalizzante, scelse di rinunciare al suo mondo per abbracciare quello di Mata, convertendosi alla sua fede, non per obbligo, ma per il desiderio profondo di essere tutt’uno con lei.
E così, finalmente, in una celebrazione che unì due mondi, Mata e Grifone furono legati per sempre. Dalla loro unione, non nacque solo una stirpe, ma il cuore pulsante di Messina, una città che da quel giorno porta nel suo spirito la capacità di accogliere, di fondere e di celebrare l’amore oltre ogni frontiera.
Lasciatevi ispirare da questa storia senza tempo. Passeggiate sulle stesse colline dove forse i loro sguardi si sono incontrati, sentite il vento che ha sussurrato le loro promesse.
La Fata Morgana e la sua Magia sospesa sullo Stretto
A Messina, non siete semplici visitatori, siete potenziali vittime di un incantesimo. Lo Stretto, qui, non è solo un braccio di mare, ma la sala da ballo di una maga potente e capricciosa: la Fata Morgana.
Lei vive nelle profondità, nel suo palazzo scintillante, ma ogni tanto, quando l’aria è immobile e il mare è liscio come l’olio, decide di divertirsi con voi. Ed è in quell’attimo di quiete perfetta che la magia si compie:
Reggio Calabria, non è più a chilometri di distanza. La Fata, con un colpo di mano invisibile, la avvicina, la solleva e la sospende a mezz’aria. Vedrete palazzi, navi e persone apparire così nitidi, così vicini, che vi sembrerà di poterli toccare. È un miraggio, un inganno ottico, ma è soprattutto uno scherzo regale della Morgana.
Se la vedrete, sappiate che state assistendo a uno dei fenomeni più rari e affascinanti del mondo. Ma fate attenzione: non provate a raggiungerla!
La Fata Morgana disegna per voi un sogno, per poi ritirarlo in un battito di ciglia, riportando la realtà al suo posto. In passato, molti innamorati e incauti navigatori sono stati ingannati da quella visione paradisiaca, tentando l’impresa e scomparendo tra le onde.

Venite a Messina e potrete essere ingannati dal mare che si trasforma in un teatro di illusioni. Aprite bene gli occhi e siate pronti a essere affascinati da una bellezza così perfetta da sembrare impossibile
La Fata Morgana e la sua Magia sospesa sullo Stretto

A Messina, non siete semplici visitatori, siete potenziali vittime di un incantesimo. Lo Stretto, qui, non è solo un braccio di mare, ma la sala da ballo di una maga potente e capricciosa: la Fata Morgana.
Lei vive nelle profondità, nel suo palazzo scintillante, ma ogni tanto, quando l’aria è immobile e il mare è liscio come l’olio, decide di divertirsi con voi. Ed è in quell’attimo di quiete perfetta che la magia si compie:
Reggio Calabria, non è più a chilometri di distanza. La Fata, con un colpo di mano invisibile, la avvicina, la solleva e la sospende a mezz’aria. Vedrete palazzi, navi e persone apparire così nitidi, così vicini, che vi sembrerà di poterli toccare. È un miraggio, un inganno ottico, ma è soprattutto uno scherzo regale della Morgana.
Se la vedrete, sappiate che state assistendo a uno dei fenomeni più rari e affascinanti del mondo. Ma fate attenzione: non provate a raggiungerla!
La Fata Morgana disegna per voi un sogno, per poi ritirarlo in un battito di ciglia, riportando la realtà al suo posto. In passato, molti innamorati e incauti navigatori sono stati ingannati da quella visione paradisiaca, tentando l’impresa e scomparendo tra le onde.
Venite a Messina e potrete essere ingannati dal mare che si trasforma in un teatro di illusioni. Aprite bene gli occhi e siate pronti a essere affascinati da una bellezza così perfetta da sembrare impossibile
E così concludiamo il nostro ciclo di leggende. Dal cuore eroico di Colapesce alle terrificanti profondità di Scilla e Cariddi, dall’amore eterno di Mata e Grifone all’eterea malizia della Fata Morgana, Messina vi chiama.
Venite a scoprire la verità nascosta nel mito.

VisitME Messina
Brand Turistico della Città di Messina. A cura dell’Assessorato al Turismo della Città di Messina.
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